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Guida all’acquisto di un Monitor Lcd per computer: Come si sceglie uno schermo?

Guida all’acquisto di un Monitor Lcd per computer: Come si sceglie uno schermo? Quali caratteristiche tecniche bisogna prendere in esame, per giudicarne le prestazioni ed il prezzo

A. Tesla | Chicago – Spesso e volentieri la scelta di un Monitor Lcd si basa su quelle che sono le dimensioni ed il look del prodotto.
Un atteggiamento del genere equivale a comprare con gli occhi chiusi e difficilmente il display riuscirà a soddisfare l’acquirente.

Meglio sarebbe consultare e, se possibile, verificare la scheda tecnica e tutta una serie di parametri che descrivono alla perfezione l’atteggiamento del monitor.
Sono tanti. Prendetevi tutto il tempo di cui avete bisogno, per estrapolare le informazioni che vi interessano.

Dimensioni

Come abbiamo già accennato, il primo fattore discriminante, per l’acquisto di un monitor, sono le sue dimensioni.
In questo caso ci si muove a pelle. Cioè bisogna scegliere sia in base ai propri gusti che esigenze e possibilità.

In linea teorica uno schermo più grande costa anche di più e dovrebbe essere capace di migliori prestazioni.
Ma se ad un utente piace un 30 pollici, non è detto che sulla scrivania abbia lo spazio adeguato.

In genere le dimensioni di un monitor sono rilasciate in pollici.
Il pollice è un’unità di misura non appartenente al SI e che corrisponde a circa 2,4 centimetri.

Quando si apostrofa un display come “è un 19 pollici”, vuol dire che la sua diagonale è di 19 pollici. Quindi non ci si riferisce al lato più lungo, ma alla diagonale dello schermo.

E’ indubbio che a noi piacciano gli schermi grandi (che non per forza vuol dire acquistare uno schermo gigantesco, nessuno vi vieta di prenderne due medi e usarli come fossero uno solo grazie all’estensione del desktop). Uno schermo di maggiori dimensioni, avrà più spazio per poter gestire al meglio più finestre e programmi aperti contemporaneamente. Diciamo che in ambito lavorativo è molto apprezzato. Infatti è possibile visualizzare un documento nella sua interezza (al 100% delle dimensioni naturali) con le pagine, sinistra e destra, affiancate.

Ma ci sono anche notevoli vantaggi per chi adora giocare ai videogiochi con il PC, perché potrà immergersi nel gioco ancora più intensamente.

Rapporto d’Aspetto

Strettamente connesso alle dimensioni del monitor è il parametro “rapporto d’aspetto”. Con questo termine facciamo riferimento al rapporto tra altezza e larghezza del display.

Un tempo la facevano da padroni i rapporti 4:3 e 5:4.
Ma, ad oggi, una scelta simile sembrerebbe controcorrente e fuori dal tempo.
Da qualche hanno a questa parte si vendono “solo” schermi con rapporto d’aspetto di 16:9 o 16:10.

Ad essere onesti sia i 4:3 che i 16:9 hanno dei pregi e dei difetti.

Il maggior pregio dei monitor 4:3 e il grande spazio che mettono a disposizione dell’utente. Ci si può dedicare alla scrittura di un testo o alla navigazione di un sito internet, senza dover utilizzare troppo la rotellina del mouse per scendere verso il basso.
In ambito lavorativo è impagabile e noi stessi lo utilizziamo.

D’altronde il diavolo tentatore ci mette di fronte ad una scelta. E non si può evitare di scegliere il 16:9, allorquando tiriamo in ballo i contenuti multimediali. Guardare dei video, foto, film e giocare con un 16:9 è tutta un’altra esperienza.
Ciò è dovuto al taglio del monitor che è tanto più vicino alle proporzioni del campo visivo umano panoramico.
Non a caso al cinema lo schermo è stretto e lungo.

La scelta tra un display da 4:3 o 16:9 si basa sulla finalità del monitor. Verrà utilizzato prevalentemente per scopi lavorativi o passerete buona parte del vostro tempo a guardare dei film e giocarci?

Vi sono anche delle differenze, seppur meno apprezzabili, tra il 16:9 ed il 16:10.
Il secondo fornisce uno spazio leggermente maggiore, per gestire più finestre e programmi aperti.
Però rischia di saltare la piena compatibilità con gli ingressi video Hd.

A cosa ci riferiamo?
Ci riferiamo al fatto che bisogna prestare attenzione che un monitor 16:10 possa mostrare fedelmente i film realizzati espressamente in 16:9, senza che le immagini vengano allungate e deformate tutte le volte che il contenuto proviene dall’ingresso video.
E’ importante verificare tale condizione prima dell’acquisto.

Risoluzione

Un parametro molto importante sulla qualità e sul valore economico di un monitor, è la sua risoluzione.
In teoria, come prima per le dimensioni, più è alta la risoluzione, maggiore sarà il prezzo del display.

P U B B L I C I T A'

Oggi giorno le schede grafiche non hanno problemi nel riuscire a scomporre le immagini in milioni di pixel, senza che l’utente debba preoccuparsi dei caratteri troppo piccoli e che potrebbero affaticare l’occhio.

Infatti, attraverso Windows, è possibile modificare facilmente le dimensioni dei caratteri.

Una risoluzione elevata corrisponde ad una migliore resa visiva dei dettagli e smorza i problemi che si potrebbero avere (di tanto in tanto) con le fastidiose scalettature dei bordi inclinati.

Attualmente le risoluzioni più interessanti sono la 1 920 x 1 080 pixel e la 1 920 x 1200 pixel.
La prima è nota anche con l’appellativo di Full Hd, la seconda è poco più ampia in altezza e offre una migliore gestione delle finestre e dei programmi aperti contiguamente.

Tipologia Pannello

Tantissimi monitor integrano i pannelli Tn (Twisted Nematic) piuttosto ecnomici ed adatti a rappresentare immagini in movimento. Il loro punto debole è però la fedeltà cromatica – valore aggiunto di altre tipologie di pannelli: Ips (In-Plane Switching), Mva (Multi Domain Vertical Aligment) e Pva (Patterned Vertical Aligment).

Questi pannelli mostrano una maggiore fedeltà cromatica ed una luminosità diffusa uniformemente su tutto il monitor, però sono notevolmente lenti e poco adatti per guardare dei film o utilizzare dei videogiochi. Vanno benissimo per il professionista che lavora con i colori.
Per tutte le altre esigenze è meglio optare per dei pannelli di tipo Tn.

Avevamo affrontato bene l’argomento in questo articolo: Alta definizione. Dall’RGB al Quattron di Sharp: Tecnologie TV, quadro della situazione attuale e previsioni per il futuro. Dategli una lettura o saltate direttamente al paragrafo “Quali sono i pannelli LCD che offrono una maggiore qualità?”.

Spesso, tra le specifiche tecniche, è omesso quale tipo di pannello sia stato utilizzato per un dato monitor. In questi casi, quasi sicuramente, si tratterà di un pannello Tn.

Illuminazione

Non potrebbe esistere il monitor senza che dietro allo schermo ci sia una fonte di luce.
Solitamente questa sorgente è costituita da uno o più tubi fluorescenti (Ccfl, Cold Cathode Fluorescent Lamp).
Recentemente hanno preso piede i versatili Led (Light Emitting Diode) che sono privi di mercurio, sostanza inquinante e pericolosa per la salute dell’uomo.

Nei modelli più economici i led vengono allineati lungo i bordi del pannello. Nei monitor più costosi, invece, la loro allocazione segue la trama di una griglia posta dietro lo schermo Lcd.

In tutti i casi, non ci sono differenze significative per quello che riguarda la qualità delle immagini e della luminosità tra Ccfl e Led!

Luminosità

La luminosità non è da confondere con il termine illuminazione che abbiamo utilizzato sopra.

La luminosità è una caratteristica tecnica molto importante da prendere in considerazione prima di acquistare un monitor.
Con questo termine ci riferiamo al valore di luminanza di un display e l’unità di misura utilizzata è [candele / metro quadrato – cd/m2].

Al momento in cui scriviamo non possiamo lamentarci. In media i monitor presentano un valore di luminosità che va dai 250 ai 300 cd/m2.

Sono dei numeri molto confortevoli e, anzi, sovrabbondanti se prendiamo per buone le dichiarazioni sull’ergonomia rilasciate nella Tco’03 curata dalla Swedish Confederation of Professional Employees. Lì, infatti, viene suggerita una luminosità di 120 cd/m2.

Naturalmente il valore fa riferimento ad un utilizzo del monitor all’interno di case ed uffici modestamente illuminati.

Noi raccomandiamo di non scendere mai sotto i 200 cd/m2. In questo modo dovrebbe risultare gradevole lavorare anche sotto una finestra aperta, facendo entrare tanta luce nella stanza.

Una luminosità superiore tornerebbe utile soltanto qualora voleste utilizzare il monitor all’aperto. In questi casi da 300 in su dovreste trovarvi bene.

Contrasto

A differenza della luminosità il contrasto è un terreno paludoso.
Spesso le informazioni rilasciate dalle case produttrici di monitor sono fallaci e gonfiate a sproposito.
Consigliamo vivamente di leggere quante più recensioni possibili su Internet o su delle riviste del settore, prima di potervi fidare del contrasto dichiarato nella scheda tecnica.

Diciamo questo perchè tantissimi display dichiarano di raggiungere il contrasto di 1 000:1. Ma solo pochi riescono ad avvicinarsi a tale valore.
I più si fermano a 500:1.

Ma cosa si intende per contrasto? Per contrasto si intende il rapporto tra la massima luminosità e la minima. O meglio il rapporto tra la luminanza del bianco e quella del nero, cioè tra la massima e la minima luminanza che il monitor può produrre.

Un valore alto di contrasto regala colori nitidi, netti e vibranti.
Al contrario, sembrerebbe di stare di fronte ad un quadro realizzato con gli acquerelli.
Il valore è inoltre molto importante soprattutto nelle scene scure dove il nero serve per creare l’atmosfera e confondersi con il buio della stanza.

Ancora meno affidabili sono i dati che fanno riferimento al contrasto dinamico che viene misurato mettendo a rapporto le luminanze di una schermata bianca (con la fonte di illuminazione al massimo) ed una nera (con la retroilluminazione al minimo).
Diciamo questo per il semplice fatto che è cattiva abitudine dichiarare valori prossimi ai 10 000 000:1.

Per tutto quello che vi avviamo detto sopra, terminiamo il paragrafo “contrasto” consigliandovi di non preoccuparvene troppo. Lasciate stare ciò che è scritto sulla scatola. Casomai fate più affidamento alle recensioni.
In tutti i casi l’attuale mercato è colmo di pannelli che garantiscono un contrasto più che accettabile.

Angoli di visualizzazione

Purtroppo, a differenza dei vecchi e cari televisori, accade che, quando si sposta la visuale (sia in direzione orizzontale che verticale) i colori vadano in contro ad una perdita di contrasto e ad un cambiamento di luminosità.

Per questo motivo è molto importante controllare gli angoli di visualizzazione prima di acquistare un monitor.

Questo problema è dovuto al fatto che la quantità di luce, che esce dai polarizzatori e cristalli liquidi, vari in funzione dell’angolo compreso tra i raggi luminosi in uscita ed il pannello Lcd.
Quindi più ci si defila, più si inclina il punto di vista → più il contrasto diminuirà e si potrà andare in contro a sovrapposizioni dei colori o ad una loro perdita di consistenza. Piano piano sarà come guardare un quadro ad acquerelli.

Come si misura l’angolo di visualizzazione in un monitor LCD?

Innanzitutto le case produttrici di monitor (o chi esegue la verifica) stabiliscono un valore di contrasto limite → limite di decenza.
Questo valore può variare a seconda delle case. Alcune lo fissano a 5:1 (Cr>5). Altre, invece, sono più esigenti e lo fissano a 10:1 (Cr>10).

Poi, attraverso un aggeggio per la calibratura del monitor, si misura il fascio di luce emesso dal monitor. Si comincia ad inclinare la sorgente (secondo degli angoli segnati) e ci si ferma quando si raggiunge il valore limite del contrasto.

A questo punto si riporta l’angolo.
La stessa operazione viene compiuta sul lato lungo che quello corto (orizzontalmente; verticalmente).

Attualmente tantissimi produttori dichiarano degli angoli di visuale molto elevati. Numericamente siamo nell’ordine dei 170 gradi (per gli angoli orizzontali) e 160 gradi (per quelli verticali).

Abbiamo più volte verificato tali affermazioni e le abbiamo trovate veritiere (se non poco diverse).

Tempo di risposta

Il tempo di risposta di un monitor è un altro parametro da controllare, se non si vuole rischiare di incappare in un acquisto sbagliato.
Se facciamo uno sforzo di memoria, ricorderemo che non era troppo lontano il periodo in cui gli schermi Lcd erano afflitti da tempi di risposta talmente lunghi da renderli inadatti alla visualizzazione di video e film.

Con il tempo, però, la situazione è cambiata.
In particolare, dobbiamo rendere merito alla tecnologia conosciuta come [overdrive].

Consta nell’applicazione di una tensione elettrica (superiore o inferiore al normale – a seconda del risultato finale che si vuole ottenere) per un tempo molto breve all’inizio della transizione. Poi si torna al valore normale.

I pannelli più veloci (ci riferiamo ai Tn) dichiarano tempi di risposta di 2 millisecondi, per passare tra due livelli di grigio (GtG).

Ciò che possiamo consigliarvi è di non acquistare un monitor con tempi di risposta sopra i 10 millisecondi (ms), se desiderate guardare dei film o video.
Se poi desiderate giocare, allora dovete salire con le pretese fino a raggiungere almeno i 5 ms.

Glossy e Trattamento antiriflesso

Vera croce e delizia dei monitor, da un paio di anni a questa parte, è la rifinitura lucida (conosciuta con il termine di glossy) che migliora il contrasto e la vivacità dei colori, ma trasforma inesorabilmente lo schermo in uno specchio tutte le volte che una sorgente di luce gli viene posta davanti.

Molto spesso ci ritroviamo a consigliare l’acquisto di uno schermo che abbia subito tutt’altro trattamento. Diciamo questo perchè ci occupiamo prevalentemente di computer portatili.

Prima di andare avanti, però, bisogna fare due considerazioni.

(Primo) Il trattamento opacizzante diminuisce il contrasto e la nitidezza delle immagini, perchè la superficie appare ricoperta da microscopiche asperità. La luce (che colpisce lo schermo dall’esterno) viene diffusa secondo angoli molto ampi. Le riflessioni, così, appaiono molto sfocate e ridotte.

(Secondo) Sul mercato non è difficile trovare delle pellicole o dei pannelli anti-riflessi.
E se è vero che si può passare dal glossy all’opaco, non conosciamo una via per poter fare il contrario.

Nel caso di un monitor da custodire in casa, potrebbe tornare utile acquistare un modello lucido che, tuttavia, possa essere opacizzato sul momento attraverso un velo che possa essere calato e tolto. In tal modo avrete un display versatile e altamente funzionale sia in ambito lavorativo che ludico.

A tal proposito ci piacerebbe se vi concedeste 2 minuti di pausa dalla lettura per guardare questo video.

Input

Con il termine input ci riferiamo a tutte quelle prese in ingresso che un monitor possiede.

E’ consuetudine trovare la vecchia analogica Vga (D-Sub a 15 poli). Inoltre è bene che ci siano anche delle interfacce moderne e digitali come la porta Dvi, la HDMI e la DisplayPort.

Non è molto importante quale di queste ultime tre prese ci sia. Sono elettricamente compatibili e, grazie a degli adattatori economici, si può passare dall’una all’altra.
Quindi se trovate un buon monitor, ad un prezzo interessante, ma implementa una porta DVI e voi in casa avete molti oggetti elettronici con interfaccia HDMI, non perdete l’occasione. Comprate anche un pratico adattatore.

Ma le raccomandazioni non finiscono qui. Infatti, nel caso di flusso video digitale tratto da un lettore DVD o Blu-Ray o media player, è importante che il monitor sia compatibile con la codifica Hdcp (High-bandwidth Digital Content Protection) che viene utilizzata da tutti quei dispositivi che riproducono dei contenuti protetti dai diritti d’autore.

Un’ultima precisazione dobbiamo darla in merito a flussi video analogici. I monitor più completi posseggono una Rca (per il video composito), una miniDin (per l’S-Video) e tre Rca (per il component).
Quest’ultimo è da preferire ai primi due in termini di qualità visiva. Poi l’S-Video e poi il composito.

Regolazione Base

Richiamando il concetto degli angoli di visualizzazione che abbiamo trattato poco più sopra, diciamo che un monitor con delle belle caratteristiche risulterebbe “mutilato” qualora fosse impossibile disporlo nella posizione più corretta.

Questo concetto si stigmatizza nella necessità di possedere un display che possa essere regolato in altezza, inclinazione verticale e, soprattutto, orizzontale.

La normativa sull’ergonomia, Rco’03, fa presente che (per una visione corretta) il monitor debba essere collocato ad una distanza di 45-55 centimetri e il suo centro deve stare di poco sotto l’altezza degli occhi della persona che gli siede davanti.

Approfondimento
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Troppo Computer fa male. Consigli per prevenirne i disturbi – La corretta posizione da mantenere al Computer

Pixel Difettosi

Toccare il tema dei pixel difettosi è come toccare un dente cariato al rivenditore di turno – State pur certi che gli darete fastidio!

Questo perchè viene difficile dire al cliente che, anche se paga per un monitor integro, potrebbe trovarvi dei pixel difettosi senza alcuna possibilità di cambiarlo.

Proprio così. Sulla restituzione dei monitor LCD ci sono delle politiche poco chiare.
Trovate un approfondimento in questa pagina: Pixel bruciati e difettosi: Quando si ha diritto alla garanzia? Posso chiedere la sostituzione? Cosa fare in questi casi?.

Nel caso in cui non si sopportasse proprio l’idea di possedere un display con 2, 3 o 5 pixel “rotti”, allora consigliamo vivamente di spendere di più ed acquistare un monitor che appartenga alla classe 0 (Iso 9241-307) o alla classe I (Iso 13406-2) ai quali è concessa la garanzia anche per un solo pixel malfunzionante.

Si potrebbe tentare anche la carta di chiedere al commerciante di farvi provare il monitor li stesso. Quest’ultima è una cosa che può andare bene in piccoli negozi. Solitamente i grandi centri commerciali non attuano una politica così benevola.

Si può comunque tentare e, in questo caso, raccomandiamo di utilizzare prima un’immagine interamente bianca (per vedere se ci sono pixel che rimangono neri o colorati) e poi una totalmente nera (per vedere se restano pixel bianchi).

Ricordiamo che alcuni pixel potrebbero essere pigri e con un adeguato trattamento potrebbero tornare a funzionare correttamente.
Trovate la procedura nel link di sopra.

Consumi

Da un paio di anni a questa parte, l’aumentare dei prezzi dell’elettricità e la sempre più forte spinta ecologista hanno spinto le persone e le aziende alla ricerca di prodotti “verdi”.

Se state cercando un monitor che si comporti bene, dal punto di vista dei consumi, allora sappiate che un Display Lcd può consumare dai 20 ai 30 watt, quando è acceso, e mezzo watt (o meno), quando si trova in stand-by o è spento.

Naturalmente, perchè uno schermo (o prodotto in generale) possa fregiarsi dell’appellativo di “amico della natura” deve rispettare una serie di standard che vanno dall’uso dei materiali alla catena di produzione, dall’imballaggio a quella di distribuzione.

Tempo addietro abbiamo dedicato un articolo ai monitor più ecologici del momento.
Ci onorereste di una vostra lettura: Monitor LCD a basso consumo e con il minimo impatto sull’ambiente | Tecnologia eco-sostenibile

Monitor ed Accessori

Il pacchetto di un monitor potrebbe anche prevedere degli accessori. In primis facciamo riferimento ad un impianto audio (solitamente risibile).
Ma è possibile anche trovare una webcam (meglio se orientabile), un lettore di schede di memoria, uscita audio per cuffie ed altro. Onestamente che ci siano o meno non fa la differenza.
Forse si potrebbe puntare ad un audio integrato tanto per avere una parvenza di suono, ma è sempre meglio realizzare un piccolo impianto audio ausiliario che supporti l’attività svolta al PC.

Un esempio della descrizione che troverete in uno dei tanti negozi online

Questo articolo è un’appendice della pubblicazione Come Acquistare un Computer Desktop o un Portatile Notebook/Netbook: Guida alla Scelta del PC

Chi sono? admin

Mi presento. Sono Alessandro, un appassionato di computer e tecnologie. Nel 2008 ho aperto questo sito internet soprattutto per avvicinarmi al mondo dei blogger e capirne meglio la comunicazione e le potenzialità markettare in Italia (in realtà ho fatto la stessa cosa negli USA, dove ho studiato e dove ho vissuto a lungo). Attualmente (2017) lavoro come Business Developer e CMO, ma la mia passione per i computer e le innovazioni tecnologiche si è conservata integra. Purtroppo con l'età arrivano anche responsabilità sempre più pesanti ed il tempo libero da dedicare oggi al blogging è praticamente zero (anche perchè ho una famiglia numerosa e probabilmente conoscete già la mia dolce metà, Viola, ed il suo impegno in campo sociale con un bellissimo sito internet di salute e benessere - del quale curo la parte tecnica e verso il quale vi indirizzo nel caso in cui voleste mettervi in contatto con me ma non ci riusciate. In altre parole rivolgetevi al vero principale, perché in casa - e fuori - si fa quello che dice Lei :) COMMENTI: ho deciso di lasciare la possibilità di commentare gli articoli per far in modo che voi lettori possiate aiutarvi a vicenda in caso di problemi. In fede, Alessandro Tesla

3 Commenti

  1. sto a circa 70 cm dal monitor. me ne potresti consigliare uno che non superi i 250€? (magari un 22 pollici…non so… io lo uso molto per vedermi film al pc)

  2. complimenti x l'articolo, molto ben curato nei dettagli. grazie!

  3. tore 2.3.2016
    complimenti consigli da vero proffesionista grazie ancora e cordiali saluti