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Call of Juarez: Bound in Blood. Sparatorie nel selvaggio West

Call of Juarez: Bound in Blood

Prequel di Call of Juarez, Call of Juarez: Bound in Blood è ambientato negli anni della guerra di secessione.

Il gioco è essenzialmente uno sparatutto in prima persona totalmente calato negli stereotipi tipici del genere western. Protagonisti sono Thomas, l’arrampicatore, ed il reverendo Ray. Entrambi sono considerati dei disertori dell’esercito e dedicano tutte le loro energia alla caccia di un fantomatico tesoro: il tesoro di Juarez.

Sparatorie, corse a cavallo, assalti alla classica diligenza, indiani, duelli con le pistole in stile mezzogiorno di fuoco, etc. Insomma, tutto quello che un appassionato di Sergio Leone e John Wayne possa desiderare.

L’atmosfera western è proprio ben creata. Vi è la possibilità di utilizzare due personaggi a seconda del momento e le mimiche facciali sono impressionanti per fattezze.

Il gioco si sviluppa lungo una serie di missioni che svariano dal compiere operazioni di mandriano, a cacciatore di taglie e, tutto questo, per mettere da parte quei quattrini necessari all’acquisto di nuove armi: pistole, fucili a canne mozze o la mitragliatrice Gatling.

Dei due personaggi io preferisco il reverendo. E’ più rozzo, non ci pensa due volte a sfondare una porta o a far saltare in aria qualunque cosa con la dinamite. Thomas è più tattico. Si arrampica ovunque ed è sempre pronto all’agguato.

Il prezzo è di 30 euro e li vale tutti. La traduzione italiana non è perfetta, ma è tutto così giocabile e graficamente gradevole da rendere una minuzia questa imperfezione.

Il motore grafico implementato è il Chrome Engine, rivisto per l’occasione in modo tale da migliorare i paesaggi, personaggi e quegli effetti particellari che intervengono nei casi di fiamme e fumi.

Chi sono? admin

Mi presento. Sono Alessandro, un appassionato di computer e tecnologie. Nel 2008 ho aperto questo sito internet soprattutto per avvicinarmi al mondo dei blogger e capirne meglio la comunicazione e le potenzialità markettare in Italia (in realtà ho fatto la stessa cosa negli USA, dove ho studiato e dove ho vissuto a lungo). Attualmente (2017) lavoro come Business Developer e CMO, ma la mia passione per i computer e le innovazioni tecnologiche si è conservata integra. Purtroppo con l'età arrivano anche responsabilità sempre più pesanti ed il tempo libero da dedicare oggi al blogging è praticamente zero (anche perchè ho una famiglia numerosa e probabilmente conoscete già la mia dolce metà, Viola, ed il suo impegno in campo sociale con un bellissimo sito internet di salute e benessere - del quale curo la parte tecnica e verso il quale vi indirizzo nel caso in cui voleste mettervi in contatto con me ma non ci riusciate. In altre parole rivolgetevi al vero principale, perché in casa - e fuori - si fa quello che dice Lei :) COMMENTI: ho deciso di lasciare la possibilità di commentare gli articoli per far in modo che voi lettori possiate aiutarvi a vicenda in caso di problemi. In fede, Alessandro Tesla