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Pen Drive HP Non Riconosciuto Da Nessun Computer

A. Tesla | Chicago – Ciao Alessandro,

Possiedo da qualche tempo un pen drive HP da 8GB.
Praticamente questa chiavetta non viene riconosciuta da nessun computer portatile o desktop.

C’è qualche speranza di recuperarlo?

Risposta

1) Inserite il pen drive all’interno di una porta Usb funzionante;
2) Lanciate l’esegui cliccando contemporaneamente “Win + R” e digitando “devmgmt.msc” (senza virgolette). Dovrete dare “l’OK” ed è anche probabile che vi vengano chiesti dei permessi d’accesso o l’inserimento di una password. Acconsentite alle richieste;
3) All’interno della finestre di gestione dispositivi e periferiche vi imbatterete in una sorta di menù ad albero;
4) Cercate la voce “Controller USB (Universal serial bus)”;
5) Espandendola dovreste essere in grado di prendere nota dei dispositivi connessi al Computer;
6) Cliccate sopra tutte le voci con il tasto destro del mouse e poi, dal menù contestuale, scegliete l’opzione “Disinstalla”;
7) Rimuovete il pen drive;
8) Riavviate il PC;

Al riavvio verranno reinstallati automaticamente tutti i controller del caso.

Provate a inserire nuovamente la chiavetta.

Questa volta dovrebbe essere riconosciuta.

Purtroppo, nel caso in cui non lo fosse (mentre non c’è alcun problema con qualsiasi altro dispositivo connesso via USB – telefonino, mouse, altri pen drive), è molto probabile che il dispositivo sia danneggiato.

Il guasto è certamente dovuto ad un uso improprio del dispositivo mobile.

Magari lo si è rimosso mentre il sistema stava ancora cercando di leggere o scrivere all’interno della chiavetta.

Nel caso in cui si volessero recuperare i dati contenuti al suo interno, ci si dovrebbe rivolgere ad un professionista che cercherebbe di prelevare la memoria ed impiantarla in un circuito elettronico funzionante.

Chi sono? admin

Mi presento. Sono Alessandro, un appassionato di computer e tecnologie. Nel 2008 ho aperto questo sito internet soprattutto per avvicinarmi al mondo dei blogger e capirne meglio la comunicazione e le potenzialità markettare in Italia (in realtà ho fatto la stessa cosa negli USA, dove ho studiato e dove ho vissuto a lungo). Attualmente (2017) lavoro come Business Developer e CMO, ma la mia passione per i computer e le innovazioni tecnologiche si è conservata integra. Purtroppo con l'età arrivano anche responsabilità sempre più pesanti ed il tempo libero da dedicare oggi al blogging è praticamente zero (anche perchè ho una famiglia numerosa e probabilmente conoscete già la mia dolce metà, Viola, ed il suo impegno in campo sociale con un bellissimo sito internet di salute e benessere - del quale curo la parte tecnica e verso il quale vi indirizzo nel caso in cui voleste mettervi in contatto con me ma non ci riusciate. In altre parole rivolgetevi al vero principale, perché in casa - e fuori - si fa quello che dice Lei :) COMMENTI: ho deciso di lasciare la possibilità di commentare gli articoli per far in modo che voi lettori possiate aiutarvi a vicenda in caso di problemi. In fede, Alessandro Tesla

Un commento

  1. Ottima soluzione Alessandro!
    Precisa e dettagliata come sempre. Questo sistema può risolvere in alcuni casi ma come hai giustamente precisato se il dispositivo è danneggiato c'è poco da fare.
    Io però sarei un pò cauto sulla pratica di sostituzione del chip di memoria. La "teoria" di sostituire il chip di memoria su un'altra pen drive funzionante è un'operazione decisamente rischiosa e con possibilità di successe prossime allo zero. Tralasciando la difficoltà dell'operazione (non certo effettuabile da un principiante) ha dei risvolti che molti ignorano. Il chip viene infatti gestito dal controller della pen drive secondo un algoritmo specifico. Pertanto per aver successo in questa operazione è fondamentale non solo che la pen drive funzionante sia assolutamente identica ma anche che il controller sia lo stesso identico modello. Pur rispettando queste 2 regole le possibilità che la cosa funzioni rimangono comunque esigue in quanto stessi controller possono ricevere diverse programmazioni in fase di produzione. In tal caso il risultato potrebbe determinare la distruzione definitiva dei dati contenuti nel chip di memoria. Molto spesso 2 identiche pen drive prese dallo stesso scaffale del negozio presentano differenze simili. Le ditte specializzate operano diversamente. Successivamente alla lettura operano la creazione di un dump del chip e applicando vari algoritmi ricompongono i dati al suo interno in tutta sicurezza. Qualche info qui: http://www.sosdati.it