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Guida all’acquisto dell’Hard Disk: Come si sceglie l’unità di memorizzazione di massa?

Guida all’acquisto dell’Hard Disk: Come si sceglie l’unità di memorizzazione di massa? Quali caratteristiche tecniche bisogna prendere in esame, per giudicarne le prestazioni ed il prezzo

A. Tesla | Chicago – Quando si acquista un computer, spesso e volentieri, non si presta molta attenzione alla scelta dell’unità di memorizzazione di massa.
Il più delle volte si specifica al venditore la capacità che si desidererebbe, ma nulla di più.

E qui casca l’asino.
Infatti, a seconda dell’uso del PC, un hard disk scattante riesce a fare la differenza e a caricare più rapidamente le applicazioni.
Tutti i dati sono caricati al suo interno e, per compiere qualsiasi azione, bisogna sempre interpellare l’hard disk.
Ecco, quindi, che due hard disk diversi su uno stesso computer regalano due modi dissimili di percepire la velocità.

Le caratteristiche tecniche ed i particolari sui quali riflettere, per poterne giudicare prestazioni e prezzo, sono:

Fattore di Forma

A seconda del loro impiego finale (su computer desktop, notebook o ultra-portatili) è possibile trovare gli hard disk in tre diversi fattori di forma: da 3,5 pollici (per desktop), da 2,5 pollici (notebook) e 1,8 pollici (per prodotti ancora più piccini).

La misura in pollici non corrisponde a quella del lato dell’unità. Quindi non commettete l’errore di convertire i pollici in centimetri e poi andare a misurare l’alloggiamento dell’unità.
Si tratta di un’approssimazione, una convenzione adoperata per identificare i dischi fissi.

Se prendiamo come esempio l’hard disk più grande, quello da 3,5 pollici, e lo misuriamo, possiamo vedere come il suo lato più lungo misuri circa 4 pollici (10,2 centimetri).

Ci pare ovvio che le dimensioni siano il primo fattore discriminante nella scelta della giusta unità di massa.
Inoltre, in genere, gli hard disk più grandi sono anche quelli che regalano prestazioni più esaltanti.

In commercio sono anche presenti degli adattatori che riescono a sovvertire (in alcuni casi le gerarchie, ma non sono la regola).

P U B B L I C I T A'

Oltre alla lunghezza bisogna tenere conto anche dello spessore. Questo vale soprattutto per i notebook, dove lo spazio è risicato.
Per la maggior parte dei computer portatili tradizionali, l’altezza standard è di 9 millimetri. Facciamo questa precisazione perché in commercio sono disponibili degli hard disk (più capienti) il cui spessore supera i 9 millimetri e passa il centimetro: 14 millimetri (1,4 centimetri).
Naturalmente tali unità richiedono un alloggio più capiente. Occorre più spazio. Spazio che, come abbiamo già detto, un notebook tradizionale non ha.

Interfaccia

Una volta che le idee sulle dimensioni sono più chiare, bisogna valutare COME l’hard disk venga collegato al computer.
Gli standard più presenti sul mercato sono due: Ata e Sata.

L’interfaccia Ata utilizza dei cavi più grandi ed è presente solo in quelle schede madri piuttosto datate (dai 5 anni in su). E’ un collegamento di tipo parallelo.

Le schede madri più attuali, invece, utilizzano un altro tipo di interfaccia. Ci riferiamo alla Serial-Ata o SATA. Questa permette una migliore e maggiore velocità di trasmissione dei dati.
Purtroppo risulta incompatibile con il vecchio standard.

Oggi giorno siamo in una fase di transizione tra la Sata II e la Sata III.
Sata I, II e III sono compatibili tra di loro. Ciò che cambia è la loro velocità di esercizio.

Capacità

Solo, e soltanto, dopo aver analizzato il fattore di forma e l’interfaccia di un hard disk, si può passare alla valutazione della sua capacità.
Quanto materiale è possibile archiviare all’interno di un disco fisso.

Le unità da 3,5 pollici (logicamente) offrono una maggiore capienza. Parliamo di valori che possono raggiungere i 3 TB. Si tratta di una quantità veramente immensa (per quelle che sono le dimensioni standard di file e documenti).

Sui notebook questo valore si abbassa della metà.
Comunque 1,5 TB resta un valore molto confortante.

Se la nostra memoria non ci inganna, vi avevamo accennato al fatto che delle unità di massa più grandi e capienti potessero garantire delle prestazioni ed una velocità di lettura e scrittura dati superiori.
E’ arrivato il momento di spiegare il perchè.

Una maggiore capacità, a parità di dimensioni (ad esempio due hard disk da 3,5 pollici – uno di 250 GB e l’altro di 750 GB), tira in ballo una densità dei dati (per centimetro quadrato) a sua volta maggiore. E’ questa densità superiore che si traduce in una velocità maggiore, se tutti gli altri parametri sono similari.

Per una maggiore comprensione dell’hard disk, sarebbe meglio leggerne l’anatomia. In questo paragrafo accenniamo soltanto al fatto che i dischi fissi siano costituiti da più piattelli sui quali è distribuita la capacità complessiva.
Se, ad esempio, prendiamo come riferimento un’unità da 1,5 GB. L’intero spazio sarà suddiviso su 3, 4 o 5 piattelli, ciascuno dei quali avrà una capacità diversa (la cui somma darà 1,5 GB).
I primi sono solitamente più prestazionali (veloci) degli altri.

RPM

Come capire se un hard disk è veloce o meno?
Naturalmente bisognerebbe testarlo. In tutti i casi è possibile discriminare sommariamente le unità in base al loro regime di rotazione.
I più presenti sul mercato sono: 5 400 giri al minuto, 7 200 giri al minuto e 10 000 giri al minuto.

Un maggiore regime di rotazione corrisponde ad un più veloce accesso ai dati. E quindi migliori prestazioni.

Nei computer da scrivania, normalmente, vengono impiegati degli hard disk da 7 200 rpm.
I modelli da 10 000 rpm sono rari. Se dovessimo portarvi un nome come esempio, diremmo VelociRaptor di Western Digital.

Sui notebook o su alcuni modelli di computer desktop definiti “green” vengono tipicamente impiegate delle unità che operano a 5 400 rpm.
Anche se le loro prestazioni sono notevolmente inferiori ai modelli da 7 200 rpm, presentano dei pregi da non sottovalutare: la silenziosità, un consumo energetico minore ed un prezzo più basso.

Velocità trasferimento dati

Tutte le volte che eseguiamo la recensione di un notebook, vi riportiamo (fra i vari risultati) anche quelli di test condotti direttamente sull’hard disk: il CrystalDiskMark 2.2 e l’HDTune.

Attraverso questi test siamo capaci di riportarvi la velocità di lettura e scrittura delle unità di memorizzazione di massa. Sia in casi di dati sequenziali che casuali.

Di regola i produttori espongono solo i valori che si riferiscono alla lettura e scrittura sequenziali. Ma questa è una condizione “limite”.
Ci permettiamo di utilizzare questo termine matematico perchè è più facile che lettura e scrittura vengano eseguiti su base casuale e cioè con dati frammentati.
In questi casi la testina deve spostarsi da un punto ad un altro del piattello e questo fa abbassare la velocità (anche di molto).

In questo caso è sempre meglio comprare un hard disk dopo averlo provato o aver letto dei test affidabili!

Consumi e Rumorosità

Un’ultima precisazione la facciamo a proposito dei consumi e della rumorosità dell’hard disk.

I consumi vengono espressi in watt e si riferiscono alle fasi di sleep, idle, lettura e scrittura. Valori classici sono 1 watt in sleep, 5 watt in idle e 10 watt a pieno carico di lavoro.

Il consumo dipende molto dalla struttura (dimensioni e numero di piattelli), dal regime di rotazione, dall’utilizzo di particolari tecnologie per il risparmio energetico.

Computer che vengono lasciati accesi tutto il giorno e tutta la notte, specie all’interno di camere da letto, possono disturbare il sonno. Consigliamo di spegnere il PC o, se non lo si vuole (o può fare), suggeriamo l’acquisto di componenti silenziose. Tra di esse ci mettiamo l’hard disk che, specie i modelli più prestazionali, si fa sentire e come.

Sulla scatola d’acquisto la rumorosità viene espressa in db. I valori solitamente oscillano dai 20 (estremamente silenzioso) a 36/37 (acusticamente percettibile) db.
In rari casi si sfondano i 40 db e l’unità comincia a diventare rumorosa.

Quando leggete questi valori, dovete ricordare che la scala dei db è logaritmica. 3Db in più equivalgono ad un rumore doppio.

Un esempio della descrizione che troverete in uno dei tanti negozi online

Questo articolo è un’appendice della pubblicazione Come Acquistare un Computer Desktop o un Portatile Notebook/Netbook: Guida alla Scelta del PC

Chi sono? admin

Mi presento. Sono Alessandro, un appassionato di computer e tecnologie. Nel 2008 ho aperto questo sito internet soprattutto per avvicinarmi al mondo dei blogger e capirne meglio la comunicazione e le potenzialità markettare in Italia (in realtà ho fatto la stessa cosa negli USA, dove ho studiato e dove ho vissuto a lungo). Attualmente (2017) lavoro come Business Developer e CMO, ma la mia passione per i computer e le innovazioni tecnologiche si è conservata integra. Purtroppo con l'età arrivano anche responsabilità sempre più pesanti ed il tempo libero da dedicare oggi al blogging è praticamente zero (anche perchè ho una famiglia numerosa e probabilmente conoscete già la mia dolce metà, Viola, ed il suo impegno in campo sociale con un bellissimo sito internet di salute e benessere - del quale curo la parte tecnica e verso il quale vi indirizzo nel caso in cui voleste mettervi in contatto con me ma non ci riusciate. In altre parole rivolgetevi al vero principale, perché in casa - e fuori - si fa quello che dice Lei :) COMMENTI: ho deciso di lasciare la possibilità di commentare gli articoli per far in modo che voi lettori possiate aiutarvi a vicenda in caso di problemi. In fede, Alessandro Tesla

3 Commenti

  1. Ottimo articolo grazie.!

  2. Complimenti bell'articolo. Il futuro ormai sono gli stati solidi e grazie alle tante risorse in rete non c'è più una necessità stretta ad avere dischi di grandi dimensioni…

    Ho scritto un articolo a riguardo:
    Scelto dell'hard disk se ti va di leggerla mi farebbe piacere una tua opinione.

    Ciao a presto!